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Le corse a punta di dita

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Questa scheda è dedicata all’azienda Tiger Electronics, fondata negli Usa da Randy Rissman, Gerald Rissman e Arnold Rissman nel 1978.

Intanto una precisazione importante: non si tratta della Tiger Direct, la catena di negozi, e nemmeno della Tiger Holdings, sussidiaria di Tiger Telematics produttrice della console portatile Gizmondo (alla quale magari dedicheremo una futura scheda).

Inizialmente specializzata nella produzione di fonografi, la “nostra” Tiger Electronics è stata un’azienda di giocattoli statunitense nota per i pupazzi interattivi Furby e per alcuni giochi elettronici portatili. Diventa molto nota per gli innumerevoli “Handheld Games” (o “scaccia pensieri elettronici”) dei quali esiste un catalogo molto ampio.

Si specializza nella produzione di giochi elettronici sfruttando le licenze di film, cartoni animati e videogiochi. Tra i tantissimi prodotti immessi sul mercato dall’azienda citiamo il “Finger Bowl”, forse uno dei giochi Tiger meno “promossi” sulla rete, oggetto di questa scheda. In pratica era una sorta di “corsa” con le dita su una ideale pista di atletica. Permetteva di giocare da uno fino ad otto giocatori, con quattro diversi livelli di difficoltà e otto diverse “varianti” di gioco riportate per praticità sulla plancia. La “corsa” era simulata premendo rapidamente con le dita, e con la corretta sequenza, i sensori dislocati lungo il percorso. Possiamo definirla la versione “fisica” del famoso videogioco “Track & Field” della Konami? Può darsi.

Per il funzionamento utilizzava due classiche pile. In uno scomparto posto sul fondo del gioco era possibile trovare cinque ostacoli da posizionare sul tracciato per rendere la corsa più difficoltosa. Il display elettronico a due cifre e un piccolo altoparlante che emetteva caratteristici suoni (che oggi potremmo definire “vintage”) rendevano il tutto più coinvolgente.

Di questo gioco ne esiste anche una versione della Tandy dal titolo “Sports stadium”: le due versioni si distinguono – oltre dal marchio del produttore – anche dal colore dell’area di gioco posizionata all’interno della pista: arancione il primo e verde il secondo (forse a imitare i colori della pista di atletica e del campo in erba).

Dopo anni di collaborazione, nel 1998 Tiger entra definitivamente a fare parte dell’universo Hasbro. Alla Tiger vanno assegnati diversi meriti, tra i quali la nascita – come detto – della serie dei “Furby” e della linea “Giga Pets”, che hanno permesso all’azienda di affermarsi come uno dei maggiori produttori di giocattoli elettronici al mondo.

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