Cosa c’è di meglio, dopo pranzo nel weekend, di una bellissima partita ad un gioco da tavolo?
Parliamo di Stay Alive, prodotto nel 1971 negli Usa dalla Milton Bradley e pubblicizzato come “The ultimate survival game”, l’ultimo gioco di sopravvivenza. Da noi in Italia arriva qualche anno dopo, all’inizio degli anni Ottanta, e diventa subito un gioco cult: con il nome “Il trabocchetto, il gioco in cui, se sopravvivi, vinci”, garantisce sfide emozionanti ricche di strategie e colpi di scena.
La plancia di gioco è costituita da un tabellone 7×7 con 49 fori e ventotto cursori che possono essere spostati in una delle tre posizioni prestabilite (superiore, centrale, inferiore) per aprire i sette fori (i trabocchetti) sui quali ognuno agisce.
Ogni giocatore, fino a quattro partecipanti, muove a turno uno dei cursori posizionati sui quattro lati della plancia di gioco. Unici limiti sono non muovere il cursore appena spostato dall’avversario e muoverlo solo di una posizione alla volta. Muovendo i cursori con strategia è possibile aprire i fori per fare cadere le biglie degli avversari. Importante, però, cercando di salvare le proprie. Scopo del gioco è difatti rimanere l’ultimo giocatore con ancora una biglia salva sulla plancia di gioco.
Giocare era molto divertente, specialmente quando si muovevano i cursori senza sapere quale biglia sarebbe effettivamente caduta: quella dell’avversario… o la nostra? Veramente emozionante.
Dopo l’ultima edizione del 2002, il gioco è stato ripubblicato nel 2005 con una plancia più piccola, con sole venti leve, dalla Winning Moves Games USA (WMUSA). L’azienda è uno dei principali produttori di giochi da tavolo, giochi di carte e puzzle, nata nel 1995 legando il proprio nome proprio ad Hasbro, proprietaria di Parker Brothers e Milton Bradley. Molti giochi “long term” di questi due brand sono stati commercializzati proprio dalla WMUSA.

In Italia “Il trabocchetto” è stato commercializzato in diverse edizioni caratterizzate da diverse grafiche sulla scatola e, sul finire, con una plancia di gioco arrotondata e quindi dal design più moderno e piacevole. Le versioni “ridotte” hanno seguito lo stesso restyling.
Da notare come inizialmente le biglie fossero venti (cinque per colore) mentre sul finire passarono a ventiquattro (sei per colore).
E’ doveroso invece ricordare come oggi sul mercato si possono trovare le versioni del gioco “vintage” come delle versioni moderne prodotte da aziende terze: “Trappola” della Kidz corner e “L’insidia” della Globo, entrambe caratterizzata da una plancia con ventiquattro leve.