Negli anni Sessanta e Settanta, i film che arrivavano dagli Usa per raccontare avvincenti avventure ambientate nel profondo Far West, senza dimenticare i mitici film di Sergio Leone, avevano condizionato i bambini di quel leggendario periodo storico del giocattolo per trasformarli in provetti pistoleri.
La vendita di armi giocattolo, ispirate proprio a quelle utilizzate dai cowboys, avevano raggiunto importanti volumi di vendita insieme ai caratteristici kit blisterati composti da cappello, stella da sceriffo, fondina e fazzoletto rosso da portare al collo.
Molte di queste armi giocattolo utilizzavano delle “munizioni” che permettevano di generare i tipici schioppi da sparo. Piccole cariche di polvere da sparo venivano inserite in piccole capsule che, a loro volta, venivano posizionate tra il percussore e il tamburo. La pressione esercitata dal percussore azionato dal grilletto dell’arma, comprimeva violentemente il contenuto del “bossolo” che esplodeva generando il tipico rumore da scoppio.
Ma non solo: insieme al rumore era possibile notare una scenografica scintilla e, soprattutto, il tipico odore di polvere da sparo che ci proiettava inesorabilmente in avventure mozzafiato tra i canyon e le vallate americane.
Una delle ditte che produceva all’epoca queste munizioni è stata la Shot-Toys Srl di Manocalzati, in provincia di Avellino. Costituita nel 1977, occupava donne dello stesso comune e di zone limitrofe. Su Internet non si trova molto di questa azienda, se non documenti che narrano di una crisi che la colpì a causa di problemi finanziari e che coinvolsero anche la politica di allora.
Certamente la produzione fu molto ricca e, oltre alle “cartucciere” di tipo circolare come quelle in foto, ne furono prodotte altre varianti – di diverso colore – utilizzabili in armi giocattolo di diversa tipologia e fattura. Le sostanze utilizzate per “armare” le capsule erano tipicamente il clorato di potassio, il fosforo, il manganese e il magnesio.
Come riportato sulla confezione, le capsule potevano esplodere se sottoposte a percussione o calore intenso: chi non ne ha mai sparate qualcuna colpendola con un grosso sasso?