Il Game Boy è una console iconica lanciata da Nintendo nel 1989. È stata la prima console portatile di grande successo della nota azienda giapponese: ha contribuito a definire il genere delle console portatili per i decenni a seguire, facendo crescere la passione nei videogame in ragazzi e giovani giocatori di un’intera generazione.
Caratterizzato da una struttura robusta, sfruttava un processore Sharp LR35902 a 4,19 MHz e 26 KB di Ram. Montava uno schermo LCD a matrice di punti da 2,6 pollici, quattro tonalità di grigio (verde) con una risoluzione totale di 160×144 pixel. Per riprodurre il suono integrava un altoparlante mono con il volume regolabile tramite un’apposita rotellina. Come console portatile, l’energia era garantita da quattro batterie AA capaci di garantire fino a 36 ore di gioco che per quei tempi era certo molto.
I comandi consistevano in una croce direzionale di colore nero posizionata sulla sinistra della console e due pulsanti violacei contraddistinti dalle lettere “A” e “B” sulla destra. Inoltre era possibile trovare i tasti “Select” e “Start” più in basso al centro. I giochi erano contenuti in specifiche cartucce proprietarie che venivano inserite dall’alto in un’apposita fessura posizionata sul retro della console.
Oggi sui principali marketplace di usato e nei mercatini è possibile trovare facilmente un Game Boy usato: tendenzialmente robusti, a distanza di tempo possono manifestare tendenzialmente difetti nello schermo che possono però essere facilmente corretti utilizzando un semplice saldatore, specifici cacciaviti e tanta pazienza.
Nel caso del Game Boy oggetto di questa scheda, il difetto era riconducibile proprio nello schermo: alcune linee verticali non risultavano visibili impedendo così il gioco. L’intervento di restauro è durato circa tre ore, dovendo smontare tutte le parti per una accurata pulizia, trattare i connettori del display con il saldatore per ripristinare le piste ossidate che causavano il difetto di visualizzazione, rimontare il tutto e procedere con il test finale.
Con l’occasione, sono stati puliti anche i connettori di alcune cartucce testate che non funzionavano. In questo caso l’utilizzo di alcool isopropilico applicato con i classici bastoncini di cotone idrofilo ha permesso di rimuovere lo sporco e ripristinare le funzionalità originarie.
Per dare idea del successo planetario del Game Boy, Nintendo tra il 1989 e il 2003 (durata della produzione) vendette circa oltre 118 milioni di pezzi in tutto il mondo. Il gioco più venduto, forse perché presente nella confezione originaria della console, fu Tetris con oltre 35 milioni di copie.
Oltre alla console, era possibile acquistare tutta una serie di accessori come il Game Boy Battery Pack e il Light Boy, un accessorio per illuminare e ingrandire lo schermo tramite una specifica lente. Per comprendere quanto questa console fosse lungimirante e innovativa, nei negozi era possibile acquistare il Game Link Cable, cavo per connettere due Game Boy tra loro e giocare insieme agli amici con lo stesso gioco. Inoltre fu prodotta la Game Boy Camera, capace di scattare fotografie in bianco e nero con risoluzione 128×112 pixel, e la mitica Game Boy Printer, una vera stampante termica in grado di riprodurre le foto scattate.
Nel catalogo dei giochi era possibile trovare diversi generi, dai classici “sparatutto”, a quelli sportivi senza dimenticare titoli come Zelda, Pokemon e i classici giochi di Mario. Successivamente Nintendo lanciò sul mercato ben quattro nuove versioni, alcune caratterizzate da case trasparenti e altre colorate:
- Game Boy Pocket (1990): versione rimodellata, più piccola e leggera del Game Boy originale;
- Game Boy Color (1998): introduceva una grafica a colori e un processore più potente;
- Game Boy Advance (2001): console con case aggiornato, grafica migliorata e supporto per il suono stereo;
- Game Boy Advance SP (2003): modello pieghevole con retroilluminazione e batteria ricaricabile;
Il Game Boy è stato un enorme successo commerciale con un impatto importante per l’industria dei videogiochi. Ha introdotto nel mercato il genere delle console portatili diventando fonte di ispirazione per molte console portatili di successo uscite successivamente come la linea DS sempre di Nintendo.
La console è ancora oggi apprezzata da molti amanti del retrogaming e i suoi videogame sono considerati oggi dei veri e proprio classici da collezionare.
