In occasione delle festività natalizie e del capodanno, è molto facile ritrovarsi con parenti e amici per giocare ad un gioco da tavolo. E quale migliore occasione per parlare del “Trivial Pursuit”, uno dei più diffusi giochi basati sulla capacità di rispondere a domande di cultura generale.
Fu ideato nel dicembre 1979 a Montreal da Chris Haney e Scott Abbott che, insieme al fratello di Chris e all’avvocato Ed Werner, fondarono la Horn Abbot Ltd per la distribuzione e produzione del gioco. Venduto inizialmente sotto costo ai distributori, il “Trivial” fu lanciato nel 1983 raggiungendo negli anni a venire numeri di vendite impressionanti: basti pensare che una sola azienda, la Northern Plastics di Elroy nel Wisconsin, produsse circa 30 milioni di pezzi in soli due anni a partire dal 1983.
Alla fine del 2004 “Trivial Pursuit”, tradotto in 17 lingue, veniva distribuito in 26 paesi con domande adattate alle singole diverse realtà nazionali.
I diritti del gioco furono inizialmente concessi in licenza nel 1982 alla Selchow e Righter di New York, fondata addirittura nel 1867 e conosciuta per i giochi “Parcheesi” e “Scrabble”, fino ad arrivare in Hasbro che ne acquistò la distribuzione negli anni ’90. Rimane un piccolo dubbio se la distribuzione del gioco passò alla Parker Brothers nel 1988 che divenne poi di Hasbro nel 1991 quando acquistò Tonka, oppure attraverso l’acquisto della Coleco nel 1989 che aveva rilevato a sua volta la Selchow e Righter nel 1986 per 75 milioni di dollari. Indagheremo.
Rimane il fatto che la Hasbro annunciò nel 2008 di aver acquistato i diritti intellettuali di “Trivial Pursuit” da Horb Abbot Ltd. e Horn Abbot International Ltd. per 80 milioni di dollari.
Negli anni “Trivial Pursuit” fu prodotto in oltre 50 diverse versioni speciali: ancora oggi per vincere è possibile sfidarsi rispondendo a domande su qualsiasi argomento, dall’universo di Star Wars, all’universo Disney passando per lo sport e la musica.