Dalla Editrice Giochi, un gioco da tavolo ispirato al grandissimo Capitan Harlock, il pirata dello spazio. Uno dei personaggi più iconici degli anni Settanta e Ottanta che ci ha fatto compagnia con le sue fantastiche avventure televisive.
Protagonista di tanti giocattoli vintage, dalle action figures all’Arcadia die cast, fino ai filmini su pellicola Super 8, Harlock è nostro amico da decenni. Nasce come manga di fantascienza, scritto e illustrato da Leiji Matsumoto e pubblicato in Giappone dal 1977 al 1979 dalla Akita Shoten. Dal manga è stata tratta una serie televisiva anime prodotta dalla Toei Animation che venne trasmessa in Italia a partire dal 1979.
La serie racconta appunto le gesta del Capitan Harlock, un militare diventato pirata che alla guida di una astronave spaziale chiamata Arcadia, nell’anno 2977 dopo essersi ribellato al governo della Terra e all’insofferenza generale della popolazione, inizia il suo pellegrinare nello spazio a capo della sua ciurma.
La Editrice Giochi è un’azienda diventa famosa per il RisiKo! e Scarabeo. Ma non solo: l’azienda nasce nel 1936 da una geniale intuizione di Emilio Ceretti per lanciare in Italia un gioco a quei tempi molto famoso negli Stati Uniti: il Monopoli.
Il gioco di Capitan Harlock entra nel catalogo della società nel 1979 ma del nostro amico prende solo il nome. In effetti il gioco non vede protagonista Harlock ma tratta di una battaglia che si svolge nei boschi che vede contrapposte le truppe della Regina Lafresia e i suoi robot vegetali contro i carri armati “Docros” inviati da Harlock. L’azione si svolge su una plancia ambientata, come detto, in un bosco con al centro l’astronave madre della Regina appena atterrata per invadere la terra.
Scopo del gioco, cioè dei giocatori, è distruggere i depositi di clorofilla che garantiscono ai robot vegetali nemici la necessaria energia, e poterli così catturare ed eliminare.
Ogni giocatore, da due fino a quattro, combatte contro le truppe della Regina Lafresia. Ad ogni turno il giocatore deve compiere due mosse: la propria (movendo il proprio carro armato in un reticolo di strade a seconda di quanti “dischi di uranio” sono collocati sopra di esso) e quella dei robot nemici. La mossa del giocatore è certamente ragionata e in funzione delle proprie tattiche e strategie di gioco, mentre quella dei robot nemici è lasciata al caso: girando una manopola posizionata sopra l’astronave della Regina Lafresia viene mostrata la direzione di spostamento del robot che si muoverà, quindi, a seconda del numero ottenuto lanciando il dado.
Come detto, Capitan Harlock appare solo sulla scatola e sul cartone sagomato interno. Ma non solo: la Regina Lafresia è “probabilmente” la Regina Raflesia, regina dei Mazoniani, creature aliene di natura vegetale e di aspetto umano femminile che appaiono nella prima serie e nel primo film. Dopo la distruzione del pianeta Mazone, “le Mazoniane” sono alla ricerca di una nuova patria. Nel loro cammino conquistano altri mondi e sterminano o riducono in schiavitù i popoli fino ad arrivare sulla Terra, loro antico pianeta d’origine.
Il gioco risulta comunque molto divertente anche se l’aspetto “casualità” è decisivo.