Dolce Popcorn Harbert

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La Harbert, celebre azienda milanese e distributore in Italia dei giocattoli soprattutto dell’americana Kenner, è ricordata nel nostro paese per avere distribuito una mitica linea di prodotti che comprendeva, tra gli altri, i giocattoli per cucinare.

Nella precedente scheda, dedicata al Dolce Forno, avevamo lanciato la sfida di mandarci delle foto di questi fantastici prodotti. Le prime ricevute riguardano proprio Dolce Popcorn.

In effetti la Kenner, già nel 1964 distribuiva un prodotto che permetteva ai ragazzi di cuocere i popcorn: Kenner’s Easy-Pop Corn Popper, sfruttando il calore generato da due lampade ad incandescenza, permetteva di cuocere i semi di mais in una sorta di cassetto metallico. Una volta aperto, azionando una leva era possibile fare cadere i popcorn in un contenitore precedentemente posto sotto di esso, pronti per essere gustati.

Negli anni Ottanta, Harbert distribuisce in Italia Dolce Popcorn e da quel momento resterà sugli scaffali per diversi anni. L’utilizzo era piuttosto simile agli altri giocattoli della linea: alimentato a correte elettrica attraverso un cavo bipolare, la lampada scaldava i semi di mais che, una volta “scoppiati” scivolavano lungo un’apertura fino a cadere nella bacinella riposta sotto l’imboccatura. La confezione conteneva, infatti, una bacinella di colore giallo e un cucchiaio di plastica.

Un aspetto sicuramente importante riguarda le norme che hanno riguardato queste tipologie di prodotti. Innanzitutto è bene ricordare come sulla confezione originale appariva il marchio “Giocattoli sicuri” e soprattutto il marchio IMQ a garanzia che il prodotto rispettava le norme di sicurezza dell’Istituto italiano del marchio di qualità. Ma non solo, dopo la fine del 1990, sulle scatole venne apposto un adesivo che indicava che Dolce Popcorn non era più da ritenersi un giocattolo, ai sensi dell’art. n.54 della Legge 428 del 29/12/1990. Sulle scatole era comunque indicato che il prodotto era conforme alla suddetta normativa, indicazione ampliata e stampata direttamente sul cartone della confezione, evidentemente prodotte dopo l’entrata in vigore della legge.

E’ curioso osservare come alcuni annunci di vendita del gioco, pubblicati su Internet, riportino che l’oggetto è risalente agli anni Ottanta: aspetto curioso in quando sulla scatole è riportata la data della legge certamente più recente.

Giusto da ricordare, un giocattolo per la cottura di popcorn venne commercializzato anche dalla Mattel con il brand Barbie mentre la Giochi Preziosi inserì nel proprio catalogo una versione identica del Dolce Popcorn della Harbert (marchio ora di proprietà della stessa Giochi Preziosi) e una “italianizzata” con il marchio “Le dolcezze di Mr. Golosone”.

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